sabato 16 gennaio 2016

Interazione tra emozioni e posture del corpo | Il potere delle POWERPOSES


Credo che tutti voi abbiate sentito parlare del linguaggio del corpo e della comunicazione non verbale (CNV).

In commercio esistono parecchie pubblicazioni su questo tema, dalle più scientifiche alle più dozzinali; sui settimanali se ne parla spesso; ci sono serie televisive dedicate, come Lie to me e The Mentalist.
Esistono varie scuole di pensiero sulla CNV: alcune insegnano a leggere le micro espressioni del viso (la serie televisiva Lie to me è basata proprio su questa visione), altre, come quella da cui provengo che si chiama comunicazione analogica non verbale, interpretano i pruriti e i conseguenti toccamenti del proprio corpo.

Io stesso ne ho parlato in uno dei miei primi articoli su questo blog: Il linguaggio del corpo, una lettura al di là delle parole.

Ho notato che nella stragrande maggioranza della sua divulgazione abbiamo parlato molto più di come leggerla sugli altri, e sottovalutato troppo spesso di raccontarvi la sua valenza eccezionale nell'auto-lettura e in quello che ci può offrire nei termini di autoconsapevolezza e benessere personale.

Conoscere e saper interpretare la CNV degli altri è certamente funzionale per avere sotto controllo le emozioni del nostro interlocutore, per aiutarlo durante un setting terapeutico o in un coaching ad esempio; per capire se ci sta dicendo la verità, se è convinto di dircela (quando lui stesso si sta auto-ingannando) oppure ci sta mentendo deliberatamente.

La lettura della CNV ci dice se il cliente è propenso o meno ad acquistare il nostro prodotto/servizio, se preferisce pagarlo subito, tra 30 giorni o tra 60; ci svela se nostra figlia ha dei problemi di cuore di cui non vuole parlarci; se il nostro interlocutore è interessato sessualmente a noi e sta tentando un approccio seduttivo; se la persona che vogliamo sedurre è predisposta, oppure sta sperando che ci cada un pianoforte sulla testa.
Tutto questo, e molto di più, possiamo leggerlo anche su noi stessi.

Questo tipo di divulgazione della materia si fonda sul postulato che siano le emozioni a far muovere il nostro corpo, a farci fare le micro-espressioni del volto, a farci scattare i pruriti analogici.
Assolutamente vero.
Se ci pensate la parola emozione deriva dal verbo latino moveo (muovere) e, con l'aggiunta del prefisso "e" significa "movimento da". 
Il termine EMOZIONE, quindi, esprime già l'idea di movimento del corpo.

Oggi vorrei parlare di un aspetto diverso della CNV, poiché... è vero anche il contrario.

Il canale emozione-movimento non è a senso unico.


Non solo è vero che le emozioni generano la CNV, ma anche che determinate posture scelte e assunte in pratica possono generare precise emozioni.

La Psicologa Sociale americana Amy Caddy, professoressa presso la Harvard Business School e specializzata in linguaggio del corpo e tecniche di persuasione, ha scoperto che esistono delle posture di potere, da lei chiamate Power Poses, che ci permettono di cambiare in breve tempo le nostre emozioni negative, trasformandole in positive.

Secondo la sua ricerca la dominanza si manifesta sempre con una certa grandezza, con gesti ampi, posture allargate, passi lunghi, con tutto ciò che occupa più spazio possibile.

Pensate al mondo animale, al cobra che allarga la sua testa quando vuole attaccare, al gorilla che apre le braccia e se le picchia sul petto, al vostro gatto che si ingobbisce per aumentare di volume e rizza il pelo alla vista di un cane.

Pensate a cosa fa lo sportivo quando vince, il calciatore quando fa un goal, il venditore che ha appena chiuso un affare importante: tutti cercano di occupare più spazio possibile.

Al contrario, chi si sente giù, chi è triste o depresso, cerca di occupare meno spazio, si fa piccolo piccolo, chiude le spalle, tiene le braccia attaccate al corpo, il mento in basso verso il petto.

La dottoressa Caddy ha dimostrato che è una questione di ormoni.
Quando ci sentiamo vincitori e potenti entra in circolo il Testosterone e ci spinge ad occupare più spazio. Quando invece ci sentiamo perdenti, temiamo un giudizio o siamo in una situazione di stress, l'ormone che si attiva è il Cortisolo, che ci fa assumere delle posture idonee a renderci più piccoli e ad occupare meno spazio.

La cosa eccezionale che è riuscita a dimostrare la Caddy è che il processo è reversibile, ovvero che assumendo una Power Pose, alzando le braccia al cielo, facendoci più grandi, alzando il mento e raddrizzando le spalle, il nostro corpo inizia a rilasciare testosterone, l'ormone dominante, e questo genera chimicamente un'emozione di potere.

Ad esempio, se dovete parlare in pubblico e non lo avete mai fatto, ovviamente vi sentite timidi ed impacciati.
I minuti appena prima del vostro intervento diventano un calvario e, a livello fisico, provate un sacco di roba di cui fareste volentieri a meno, ma siete in una situazione che, invece, richiede presenza e concentrazione. Ecco la secchezza delle fauci, i tremolii degli arti inferiori, il rossore in viso e compagnia bella.
Il cortisolo è entrato in azione.
Osservatevi in questo momento: siete piccoli, con le spalle curve e cercate di muovervi il meno possibile per non destare interesse e non prendere un giudizio che temete negativo.

Provate, in un caso simile, ad assumere una Power Pose come se aveste appena fatto un goal. Richiamate il testosterone, ingranditevi, alzate il mento, allargate le spalle, portate le braccia al cielo o mettete le mani sui fianchi allargando i gomiti. Restate così per due o tre minuti, ovviamente dietro le quinte, altrimenti sarebbe controproducente.
Noterete che le vostre insicurezze si ridimensioneranno.

Il nostro linguaggio del corpo può influenzare i nostri pensieri, i quali guidano le nostre emozioni.
Le nostre emozioni governano il nostro comportamento.
Il nostro comportamento sorregge il nostro successo.


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